Riviera Romagnola: la miniera degli oggetti smarriti


Se si mettesse insieme il valore degli oggetti smarriti in spiaggia si arriverebbe a un tesoro da 7 miliardi di euro. E, al primo posto con questo tesoro, troviamo proprio la Riviera Romagnola che tra Rimini, Riccione e Cattolica condensa il 34% degli oggetti smarriti.

Dopo la Riviera Romagnola arriva la Versilia (19%), la Costa Smeralda (17%), l’Isola d’Elba (14%) e le Cinque Terre (13%). Si tratta dei risultato di una ricerca condotta dalla rivista Vdg Magazine, che ha intervistato 200 bagnini e responsabili di stabilimenti balneari in tutta Italia.

A seguito di questo fenomeno stanno aumentando coloro che la sera si recano sulle spiagge armati di metal-detector per cercare questi tesori smarriti. La legge prevede che le cose rinvenute con un metal-detector debbano essere denunciate, nelle 24 ore successive, all’autorità competete o allo stabilimento balneare di competenza. Se entro un anno nessuno ne fa richiesta l’oggetto diventa di proprietà di chi lo ha trovato. Inoltre chi lo ha ritrovato dovrebbe avere in premio un decimo del valore dell’oggetto in questione.

Ma cosa perdiamo mentre ci rilassiamo stesi al sole o mentre giochiamo a beach volley? Al primo posto svetta il portafogli (74 %), seguito dagli occhiali (62%), seguono i gioielli (57%), i teli mare (43%), i cellulari (42%), i lettori Mp3, le chiavi di casa o della macchina (49%), il computer (21%), il passaporto, l’orologio e, per ultima, la fede nuziale. Il periodo maggiormente toccato dal fenomeno è quello dell’alta stagione, tra luglio ed agosto, dove si smarriscono il 27% degli oggetti.